Ovvero l’arte del potere e il potere dell’arte: Notizie diverse dal contado fiorentino
20 ottobre – 21 dicembre 2024
Il Museo Masaccio è protagonista, insieme al Comune di Reggello e grazie al finanziamento della Regione Toscana, di una serie di iniziative riguardanti i 450 anni dalla morte di Cosimo I e Giorgio Vasari, i due indiscussi protagonisti della Toscana del XVI secolo.
Il mito della Toscana già avviato nel primo Quattrocento e sviluppato da Lorenzo il Magnifico, si consolida definitivamente con la nascita dello stato granducale. Questo progetto si propone unarilettura decentrata delle personalità di Cosimo I e Giorgio Vasari partendo da opere e documenti presenti nel nostro museo. Innanzi tutto una bella Annunciazione firmata Bronzino proveniente dalla Pieve di Cascia, copia dell’affresco della Santissima Annunziata, che, replicata in tutta la Toscana nel corso del XVI secolo, assume, oltre a quello religioso, un esplicito valore politico di appartenenza al Granducato. Nel museo sono inoltre esposti due dipinti commissionati dal Pievano di Cascia Antonio Martelli, il Cavaliere di Malta ritratto da Caravaggio che ebbe importanti rapporti con Cosimo e la famiglia Medici. Proprio una Martelli, Camilla, fu la seconda moglie di Cosimo. Per quanto riguarda Vasari il museo custodisce il Trittico di San Giovenale di Masaccio, al quale il Vasari dedica molte pagine delle sue Vite e per primo ne definisce in modo chiaro e tuttora valido la portata innovativa.
Seguendo queste tracce biografiche il progetto prevede una serie di conferenze e studi di approfondimento tenuti da importanti protagonisti del settore. A Cosimo e alle donne della sua vita è dedicata una serie di iniziative e reading teatrali a cura del Gruppo della Pieve nella Biblioteca Comunale. Un’occasione per rileggere la personalità e la biografia del primo Granduca di Toscana da un punto di vista femminile, evidenziando il ruolo di primo piano delle donne nella gestione del potere.
Una particolare attenzione viene infine riservata ai bambini e alle loro famiglie con una serie di laboratori didattici.